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09/12/2007
Credito speciale per i giovani artigiani
Ne hanno usufruito più di 300 imprese attive nella provincia di Udine ed è stata periodicamente rinnovata per mantenerla adeguata alle necessità delle aziende e al mutare dello scenario economico. È “Fare impresa”, un pacchetto di finanziamenti che comprende linee di credito speciali, riservate ai giovani artigiani della provincia di Udine che le Banche di Credito Cooperativo, in collaborazione con Confartigianato Udine, mettono a disposizione degli imprenditori per sostenere le nuove realtà e quelle in fase di successione generazionale. L’offerta, regolata da una convenzione che è appena stata rinnovata, comprende linee di credito a tasso agevolato destinate al sostegno degli investimenti a elevato contenuto innovativo e denominate “Fondo Sviluppo Impresa”. Questo accordo, consente all’imprenditore di ottenere finanziamenti esclusivi – messi a disposizione dalle Bcc e integrati da fondi della Camera di Commercio con garanzia del Congafi artigianato – erogati al tasso Euribor flat (euribor più zero per cento). Le altre due, anch’esse proposte a tassi convenienti, con garanzia Confidi, sostengono gli investimenti aziendali materiali e immateriali, compresi l’acquisto di beni usato e il riscatto di beni in leasing, ma anche le spese correnti di gestione mediante apertura di credito in conto corrente e smobilizzo di crediti salvo buon fine e anticipo fatture. «Il modo nuovo di aiutare le imprese, soprattutto quelle di piccole dimensioni – ha affermato il presidente della Federazione delle Bcc Italo Del Negro, all’atto del rinnovo della convenzione – è quello di studiare prodotti sempre più “su misura”, flessibili e rapidi nell’applicazione. E’ la filosofia che sta alla base del modo di operare delle nostre banche e che condividiamo da anni, ormai, con Confartigianto”. Altrettanto convinto della necessità di sostenere le imprese neo-costituite, il presidente di Confartigianto Udine Carlo Faleschini, che nell’occasione era affiancato dal presidente del Gruppo Giovani Ivan Baiutti. «Il problema dei problemi, per la nostra categoria – ha ricordato – è il passaggio generazionale. Una fase delicata, soprattutto in questi ultimi anni, che non sempre vede i giovani propensi a entrare in impresa, spaventati dal peso della burocrazia e dalla difficoltà di accesso al credito. Per questo è indispensabile sviluppare e promuovere con decisione, strumenti finanziari innovativi e pacchetti di servizi altamente qualificati».