L’arte soffre, soffre più di molti altri settori, in questo momento di crisi. Ma c’è chi non smette di credere nella sua forza, anche produttiva. Coerentemente con quelli che sono i principi ispiratori del credito cooperativo, al fine di sostenere la cultura e valorizzare le eccellenze del territorio, la Banca di Udine ha deciso di investire annualmente nell’acquisto di un’opera d’arte realizzata da giovani artisti emergenti del territorio, promuovendone il talento, dando loro visibilità e favorendone l’ingresso nel mercato dell’arte in una logica di sostegno. Nella sede di viale Tricesimo è stata organizzata la cerimonia di inaugurazione della prima edizione dell’iniziativa. In collaborazione con On Art, si è quindi scelto di premiare l’artista Maria Elisabetta Novello, classe 1974, residente a Udine. L’artista, vincitrice nel 2014 del premio artistico della Fondazione Vaf (Premio biennale, dell’omonima fondazione tedesca nata dallo stimolo del collezionista Volker W. Feierabend), già vincitrice del premio Blumm Prize a Bruxelles, ha esposto in mostre personali e collettive tra cui «Maninfesto» a villa Manin». Il titolo dell’opera è «481 campionature di cenere», è ottenuta dalla combustione di diversi tipi di legno, utilizzando quindi un metodo di comunicazione molto personale, in grado di ottenere effetti sorprendentemente suggestivi. Le opere che saranno acquistate nel corso degli anni dall’istituto di credito andranno a costituire una collezione che sarà esposta nei locali della sede della Banca, trasformando l’Istituto in una sorta di “galleria” vissuta e fruita quotidianamente da clienti e dipendenti. Un bel modo per far vivere l’arte, e darle la dignità che merita, anche in tempi di crisi. (a.d.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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