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16/06/2008
Le Bcc un patrimonio della regione
Nel 2007 raccolta globale a 7 miliardi e impieghi per 4, utile +26,3%
COSA. Chiude il 2007 con un bilancio positivo la Federazione delle Bcc del Friuli Vg. Per quanto riguarda l’utile netto, di oltre 59 milioni (+26,3% rispetto al 2006), ma anche per quanto concerne il posizionamento nel sistema bancario regionale, dove le Bcc contano 212 sportelli. «Un modello a rete - ha ricordato il presidente della Federazione Italo Del Negro nel corso dell’assemblea annuale dei soci riunitasi ieri a Castel di Cosa – che esaltando i valori della cooperazione è lo strumento che ci permetterà di promuovere la progettualità e di mantenerci efficienti e competitivi». Il bilancio, approvato dall’assemblea, registra rispetto al 2006 una crescita della raccolta diretta del 7,15% arrivando a 4,6 miliardi di euro (quota di mercato regionale del 18%), e un incremento della raccolta indiretta del 3,3%, a quota 2,4 miliardi per una raccolta globale di 7 miliardi a fronte di impieghi per 4. Ma, al di là delle cifre, il risultato delle Bcc regionali si conferma positivo anche per quanto riguarda altri traguardi raggiunti nell’ultimo triennio.
Nell’assemblea si è posto l’accento sulla costituzione della finanziaria Bcc Sviluppo Territorio Fvg, strumento che permette una partecipazione attiva nei progetti della Regione con operazioni di finanza innovativa e che ha permesso la presenza delle Bcc nel processo di privatizzazione di Friulia Holding e il raggiungimento della posizione di terzo socio all’interno di Mediocredito. Una serie di successi, insomma, che attestano il ruolo attivo delle Bcc nel territorio tanto che queste si aspettano, come ha affermato Del Negro, di essere «percepite, valutate e valorizzate come patrimonio del Friuli Vg» dalla nuova amministrazione regionale.
Anche a livello nazionale, comunque, le banche di credito cooperativo “pesano” sempre di più. Lo ha ricordato il presidente nazionale Alessandro Azzi, presente all’assemblea, che ha sottolineato come «da comprimari siamo diventati protagonisti del sistema bancario. Dimostrando che è possibile coniugare etica e finanza». Azzi ha annunciato che fra due settimane, in occasione del rinnovo degli organi dell’Associazione Bancaria Italiana, il Credito Cooperativo avrà tre rappresentanti nel comitato esecutivo e otto nel consiglio: «sarà quindi di fatto riconosciuto quale terzo gruppo bancario nazionale». La Federazione del Friuli Vg, secondo Azzi, «è piccola ma ha saputo mantenere una precisa linea che ha garantito efficienza, dignità, autonomia e unità associativa dell’ente, valorizzando le sue componenti». L’assemblea, che ha chiuso un triennio amministrativo sotto la guida di Italo Del Negro, ha poi eletto i nuovi consiglieri che sono Duilio Cescutti, Ezio Cleri, Italo Del Negro, Livio Mian, Roberto Ferigutti, Carlo Antonio Feruglio, Giuseppe Graffi Brunoro, Renzo Medeossi, Dario Peric, Tiziano Portelli, Alberto Sandrin, Luciano Sartoretti, Lorenzo Sirch, Sergio Stancich, Roberto Tonca, Denis Toneatto. Il consiglio si riunirà martedì per eleggere i nuovi presidente (quasi certa la conferma di Del Negro) e vicepresidente.





«Vertice il 4 luglio per ridurre la burocrazia»

COSA. Regione e Bcc unite per la valorizzazione del territorio del Friuli Vg, soprattutto per quanto riguarda l’innovazione. È questa la volontà del presidente Tondo, intervenuto all’assemblea annuale della Federazione delle Bcc regionali, che ha sottolineato il ruolo da “talent-scout” delle banche per raccogliere e segnalare alla Regione idee innovative dei propri clienti. A dare il la al discorso del governatore la consapevolezza che «dobbiamo dare segni importanti alla comunità in termini di sobrietà, concretezza e operatività, rimuovendo la percezione di casta. Ma anche per quanto riguarda la coesione territoriale, la semplificazione e la sburocratizzazione». Tondo ha infatti ribadito l’appuntamento fissato per il 4 luglio con i rappresentanti delle categorie alle quali chiederà, uno per uno, «quale legge, comma, articolo vorrebbero cambiare. Non voglio risposte generiche e mi aspetto forte collaborazione».
Se l’innovazione è importante per lo sviluppo del Friuli Vg, non sono da meno internazionalizzazione del sistema e implementazione delle infrastrutture: e su questi temi Tondo si è soffermato dichiarando che «dobbiamo rafforzare il ruolo delle nostre imprese non delocalizzando ma aiutandole a trovare nuovi mercati e a fare innovazione. Non con fiere come Innovaction, su cui ho i miei dubbi, ma attraverso la ricerca di talenti e piccole aziende ricche di potenziali che non riescono ad accedere ai fondi per l’innovazione». Ed è proprio qui che interverrebbero le competenze delle Bcc, presenti in Regione con oltre 200 sportelli di cui 30 situati in Comuni dei quali rappresentano l’unica realtà bancaria. «Attorno alla vostra dinamicità mi auguro di creare forti sinergie: dobbiamo fornire ai cittadini elementi che ci consentano di recuperare fiducia», ha affermato Tondo, sostenuto dal presidente della Federazione Bcc del Friuli Vg Italo Del Negro. Il governatore ha poi dichiarato di condividere con l’amministrazione Illy «l’inserimento nel Testo unico sulla Cooperazione, approvato l’anno scorso, il riconoscimento formale del ruolo della cooperazione di credito per la sua azione a favore dello sviluppo locale». Tondo si è invece chiesto se la cooperazione di consumo sia ancora cooperazione ora: «Se il sistema cooperativistico della nostra regione dev’esser considerato particolare rispetto ad altri sistemi economici dobbiamo porci il problema - ha continuato - di cosa dà di più, o di diverso; ritengo che la cooperazione di consumo possa trovare altri ruoli, rafforzando, ad esempio, la sua presenza là dove non c’è mercato e dove è più difficile fare impresa e cooperazione».
E per quanto riguarda l’implementazione delle infrastrutture, il presidente si è augurato di poter «fare sistema con Venezia e perché no, anche con Lubiana». Il presidente ha poi ricordato che fra i suoi impegni più urgenti c’è l’estinzione del debito regionale, che affronterà stanziando i 151 milioni di euro di avanzo (eccetto 40 destinanti a Sanità) per la copertura del debito. (g.sc.)