Il CdA della Banca di Udine ha esaminato ed approvato la situazione patrimoniale ed economica al 30 giugno 2013. L'utile di periodo, al lordo delle imposte di competenza, è pari a 2,16/mln di euro, in leggera diminuzione rispetto al pari periodo del 2012.
Positivi anche i dati sul patrimonio netto, che si attesta a 42,37 milioni con un incremento del 2,10% rispetto a fine esercizio 2012, e sul Patrimonio di Vigilanza che ammonta a 46,01 milioni di euro (+4,45%) dato ampiamente superiore rispetto a quello richiesto dalla normativa in vigore.
Il Presidente Lorenzo Sirch ha così commentato i dati di bilancio: "Seppur in un contesto di cui tutti conosciamo le problematicità, la nostra banca mostra segnali di forte tenuta cercando di coniugare equilibrio nella gestione aziendale, volumi intermediati e mantenimento di quel sostegno e vicinanza al territorio che è da sempre prerogativa delle banche locali”.
Grande attenzione viene costantemente riservata alla compagine sociale, che ha raggiunto a fine giugno le 3.868 unità con un delta positivo di 64 nuovi soci rispetto a fine 2012.
La raccolta totale della banca al 30 giugno, costituita dalle masse complessivamente amministrate per conto della clientela ammonta a 522,35 milioni di euro. In particolare la raccolta diretta si attesta a euro 377,49 milioni e la raccolta indiretta si attesta a 144,86 milioni di euro segnando un + 3,62% rispetto a fine esercizio 2012.
L’ammontare degli impieghi con clientela, al netto delle rettifiche di valore, è pari a 304,30 milioni di euro. In particolare, nonostante si sia contratta la richiesta di credito da parte delle famiglie e delle imprese del territorio, il comparto mutui evidenzia un aumento di 2,99 milioni di euro rispetto a fine 2012, segnando un + 1,45%.
In lieve aumento il rapporto tra sofferenze nette e impieghi, che si attesta all’1,66%. Questo trend riflette la fase congiunturale negativa ed è sostanzialmente in linea con quanto fatto registrare a livello di sistema.
Tuttavia la Banca ha continuato a seguire una linea di prudenza nella gestione del rischio di credito e nei relativi accantonamenti. Il rapporto impieghi/raccolta si è stabilizzato al 80,61% garantendo un elevato livello di liquidità della banca.
Positivo il risultato sul margine di intermediazione che risulta in crescita dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
“I risultati del primo semestre- ha aggiunto il Direttore Generale Zoppolato – sono in linea con le aspettative e gli obiettivi prefissati ed evidenziano lo stato di salute della banca che persegue da sempre una gestione sana e prudente. La Banca di Udine è davvero una banca radicata nel territorio in cui opera, non solo sotto il profilo strettamente economico, ma anche attraverso quello sociale attraverso la valutazione dei bisogni primari della collettività, e lo dimostrano gli importanti interventi a sostegno della cultura, dello sport e delle associazioni di volontariato.” |