Le Bcc regionali erogheranno fino al 30 giugno 2011 le somme attese dall’Inps
TRIESTE. Regione, sindacati e associazioni di categoria confermano per un altro anno, grazie alla disponibilità della rete delle Banche di Credito cooperativo (Bcc), il Protocollo di intesa per il sostegno ai lavoratori e alle imprese nelle situazioni di crisi, con il quale è stato attivato uno strumento agile e a costo zero per l’anticipo dell’indennità di cassa integrazione. Il Protocollo è stato rinnovato ieri a Trieste dall’assessore regionale al Lavoro, Angela Brandi, dal presidente delle Bcc del Friuli Venezia Giulia, Giuseppe Graffi Brunoro, e dai rappresentanti delle parti sociali.«Il rinnovo dell’accordo – ha sottolineato l’assessore Angela Brandi – rappresenta un momento molto importante, perché permette di prolungare una forma di sostegno concreto ai lavoratori».
Il Protocollo era stato firmato per la prima volta nell’aprile del 2009 e quindi prorogato per ulteriori sei mesi nel dicembre successivo, allargando il meccanismo di anticipo anche alla cassa integrazione di tipo straordinario.
Con l’intesa di ieri le Banche di Credito cooperativo regionali hanno confermato l’impegno di erogare fino al 30 giugno del 2011 le somme che i lavoratori attendono dall’Inps come trattamento di cassa integrazione ordinaria e straordinaria. Questo strumento è rivolto ai lavoratori cassintegrati di quelle imprese che non riescono ad anticipare l’indennità nell’attesa dei tempi tecnici dell’Iistituto nazionale di previdenza, che possono arrivare a due-tre mesi. «Come Banche di credito – ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia Graffi Brunoro – siamo consapevoli del carattere eccezionale del momento che stiamo attraversando. Per questo abbiamo deciso di fare la nostra parte». La procedura per l’anticipo dell’indennità è ormai rodata, come ha osservato il presidente, ed è sufficiente che il lavoratore si rivolga con la documentazione a uno sportello della rete. La distribuzione geografica delle domande finora accolte dalle Banche di credito cooperativo regionali rispecchia l’andamento delle richieste di cassa integrazione: la metà ha riguardato la provincia di Udine, segue Pordenone con il 30 per cento e quindi i territori di Trieste e Gorizia con il 20 per cento ciascuno.
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