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«Le Bcc stanno sostenendo la comunità nazionale acquistando i titoli di Stato e le comunità locali, l’economia reale, continuando a erogare credito alle imprese e alle famiglie» dichiara il presidente della Federazione regionale, Giuseppe Graffi Brunoro, in occasione dell’assemblea delle Bcc del Fvg, tenutasi a Pordenone. «I risultati del nostro sistema, per fortuna migliori di quanto ci si aspettasse a inizio anno raccontano del nostro impegno e del riconoscimento che, anche in un contesto problematico, ci arriva dai soci e dalle nostre comunità».
«Le Bcc sono una realtà importante, per presenza sul territorio e risultati». Gli ha fatto eco l’assessore regionale alla cooperazione, Roberto Molinaro. «Una realtà, che è auspicabile continui a essere considerata dalla politica non una semplice componente del sistema creditizio della nostra comunità, e che non venga accomunata alla componente finanziaria “tout court”. Ciò, per le caratteristiche specifiche che sono tipiche del mondo della cooperazione: di vicinanza, partecipazione, solidarietà nei confronti dei soci e del territorio». Riguardo alla collaborazione Bcc-Regione, Molinaro ha condiviso il pensiero espresso da Graffi Brunoro affinché Mediocredito rafforzi la propria azione a favore delle piccole e medie imprese.
In un 2011 ancora molto difficile per l'economia e per l’industria bancaria, le Bcc regionali hanno continuato a svolgere il loro ruolo di realtà locali a sostegno delle comunità di cui sono espressione.
In un contesto economico critico, le Bcc hanno deliberato nuovi crediti per 1,5 miliardi di euro; concesso oltre 500 sospensioni dei finanziamenti in essere e attivato 700 interventi di microcredito ai lavoratori in difficoltà. Il bilancio sociale aggregato, evidenzia oltre 4,1 milioni di euro di elargizioni alle comunità locali per finanziare, complessivamente, più di 3 mila 300 progetti. Uno sforzo importante, che deriva dalla volontà di essere coerenti con la propria missione di vicinanza al territorio e alle comunità, anche quando ciò comporti evidenti sacrifici. «Ne sono conferma – afferma Giorgio Minute, direttore della Federazione – i dati sulle rettifiche sui crediti, pari nel 2011 a 27 milioni di euro, e negli ultimi 5 anni cumulativamente a 111 milioni di euro. L’ammontare dei crediti a sofferenza è di 182 milioni di euro, in aumento dell’11,90 per cento, e il totale delle partite deteriorate risulta pari a 336 milioni di euro, in crescita del 14,68 per cento. Un incremento purtroppo ancora importante, che rappresenta il prezzo della coerenza per un sistema di banche autenticamente locali».
Ma anche a livello nazionale, ha detto Sergio Gatti, direttore generale di Federasse, il Credito Cooperativo si distingue per la rapidità della risposta solidale alle emergenze, quali quelle del terremoto in Emilia Romagna. Per le prime necessità di famiglie e imprese, Banca CentroEmila ha immediatamente stanziato 10 milioni di euro; EmilBanca, 60 milioni e Iccrea BancaImpresa 100 e sono state lanciate varie iniziative di raccolta fondi.
I volumi di raccolta diretta e degli impieghi (5,6 e 5,1 miliardi di euro) che, a dicembre 2011, si presentavano in crescita rispettivamente dello 0,63 per cento e del 2,35 per cento. Nell’attività con le imprese regionali, le Bcc esprimono una quota di mercato del 13,8 per cento, che diventa 28,5 per cento nei confronti di micro imprese e artigiani. Il patrimonio di vigilanza, pari a 798 milioni di euro (+0,92 per cento), conferma il Credito Cooperativo ai vertici delle banche italiane più patrimonializzate. In particolare, le Bcc regionali esprimono un Tier 1 Ratio e un Total Capital Ratio pari rispettivamente al 16,39 e al 16,78 per cento, ben al di sopra dei limiti minimi prescritti dalla normativa e doppi rispetto ai grandi gruppi bancari nazionali.
Il risultato d'esercizio aggregato è di 15 milioni, con la gestione caratteristica – raccolta del risparmio ed erogazione del credito – che ha prodotto un margine di interesse pari a 157 milioni di euro (+7,8 per cento), Grazie alla buona tenuta delle commissioni nette, il margine di intermediazione si porta a 218 milioni, in crescita del 3,7 per cento. Stabili i costi operativi, pari a 165 milioni di euro. In controtendenza rispetto al sistema bancario, pure nel 2011 le Bcc del Fvg hanno continuato a creare occupazione, contando 1.485 dipendenti, in grandissima parte provenienti dalle comunità dove operano le singole banche. In aumento il carico fiscale (+80 per cento), anche in relazione ai recenti provvedimenti legislativi: le imposte si portano a 9,5 milioni di euro, che in gran parte ritornano alla Regione in forza della specialità del Fvg. Molto positivi i risultati registrati nel settore assicurativo dove, a fine 2011, la nuova produzione lorda annua delle Bcc ha raggiunto i 32 milioni di euro, con un incremento significativo dei contratti nei prodotti di previdenza (+70,4 per cento) e bancassicurazione coperture prestiti e mutui (+36,68 per cento); per un controvalore pari rispettivamente a 5,7 milioni e 2,8 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2011, il numero dei soci delle Bcc ha raggiunto quota 55 mila con una crescita del 5,2 per cento sull’anno precedente. Alla stessa data, le 15 Bcc del Fvg disponevano di 230 sportelli per una copertura pari al 24,4 per cento dell’intera rete bancaria regionale (prima realtà bancaria per presenza sul territorio).
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