Evento che riveste grandissima importanza per il sistema del Credito Cooperativo, nella logica del rafforzamento della “rete” e per consentire alle BCC di sostenere sempre di più e meglio l’economia reale
La Banca d’Italia, con atto firmato dal Governatore Ignazio Visco, ha autorizzato la parte Regolamentare del Fondo di Garanzia Istituzionale (FGI) del Credito Cooperativo italiano.
Lo ha annunciato oggi a Roma, nell’ambito del XIV Congresso Nazionale del Credito Cooperativo il Vice Direttore Generale della Banca d’Italia Anna Maria Tarantola.
Il Fondo di Garanzia Istituzionale è un “sistema di garanzie incrociate” tra Banche di Credito Cooperativo/Casse Rurali che consentirà di creare la prima vera rete italiana di piccole imprese, in questo caso aziende bancarie cooperative.
Con il FGI le Banche aderenti al sistema si sottopongono ad un maggior controllo del loro operato, sia in termini di dati finanziari che di presidio della liquidità, ed anche ad un controllo sperimentale della corporate governance, in anticipo su alcune direttive europee.
Ne consegue una maggiore stabilità delle singole BCC-CR ed un miglioramento della generale sana e prudente gestione. Questo rilevante esempio di connessione e di autoregolamentazione potrà aiutare le BCC-CR a sostenere sempre meglio le economie dei propri territori.
“Le regole di organizzazione e di funzionamento definite dallo Statuto delineano un sistema volto a controllare in modo puntuale ed esteso la rischiosità delle BCC aderenti, la vulnerabilità potenziali, la sostenibilità delle strategia di sviluppo” ha detto il Vice Direttore Generale della Banca d’Italia Anna Maria Tarantola. “Attraverso l’azione di analisi e di controllo dei rischi, il FGI potrà promuovere la diffusione delle best practices e l’adozione di comportamenti virtuosi da parte delle BCC”.
Grande soddisfazione per l’approvazione dello Statuto del FGI è stata espressa dal Presidente di Federcasse, Alessandro Azzi. “E’ un risultato estremamente importante per il Credito Cooperativo, oggi sempre più “sistema a rete”. Azzi ha ricordato come il nuovo Fondo consentirà ancora di più e meglio alle BCC di essere banche locali capaci di sostenere l’economia reale nel rispetto dei principi della solidarietà economica, fattore di cui oggi il Paese ha più che mai bisogno.
Il progetto, con l’approvazione dello Statuto da parte della Banca d’Italia, si avvia adesso ad essere definito negli ultimi aspetti operativi. |