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29/07/2020 | Coopera - Formazione |
Le Società Benefit: la terza via dell’impresa a impatto sociale | |
Sono la terza via tra il modello di azienda tradizionale e un Ente del terzo settore e con il Decreto Rilancio diventeranno ancora più vantaggiose | |
Tra il modello di azienda tradizionale e l’Ente del terzo settore c’è una terza via che potrebbe fare la differenza nel prossimo futuro e aprire nuovi orizzonti: le società benefit. Si tratta infatti di aziende che mirano a conseguire il profitto ma che al tempo stesso si impegnano a sviluppare il proprio business in modo da avere un impatto positivo sulla società e sulle comunità. Una sorta di via intermedia che concilia l’obiettivo del profitto con quello della sostenibilità sociale nel senso più ampio del termine. Anche in virtù di questa loro particolare mission orientata al bene comune, le società benefit sono destinatarie di due interessanti agevolazioni introdotte dal Decreto Rilancio di recente convertito in legge.
La prima novità è inclusa nel primo comma dell’articolo 38-ter “Promozione del sistema delle Società Benefit” che introduce un’agevolazione fiscale per la costituzione o la trasformazione in società benefit allo scopo di «sostenere il rafforzamento, nell’intero territorio nazionale, del sistema delle società benefit». Tale agevolazione fiscale è destinata alle società benefit che nasceranno fino al 31 dicembre 2020 ed è concessa sotto forma di credito d’imposta nella misura del 50 per cento dei costi di trasformazione o costituzione di società benefit. La spesa non può comunque superare i Il limite di spesa di 7 milioni di euro. Altra novità (al comma 3) è lo stanziamento di un fondo con dotazione di 3 milioni di euro per l’anno 2020 per la promozione delle società benefit. Le modalità e i relativi criteri di attuazione saranno definiti con un apposito decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.
Le società benefit (benefit corporation) sono nate negli Stati Uniti nel 2010 ma l’Italia è stata il primo Paese in Europa a introdurle nel 2016. Oggi, tra tutti gli strumenti attivati per favorire il rilancio dell’economia dopo l’emergenza COVID-19, possono rappresentare una strada innovativa per creare valore condiviso e benessere collettivo. |
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