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20/03/2007
Al via i prestiti agevolati per i precari
Firmata la convenzione dalle banche di credito cooperativo, la Regione e il Mediocredito. I finanziamenti sono collegati al Fondo di garanzia - Le somme erogabili variano fra i 3 e i 15 mila euro; i tassi fra il 4,35% e il 4,9%

UDINE. Al via i prestiti agevolati per i lavoratori atipici della regione (collegati al Fondo di garanzia per l’acceso al credito dei precari) con tassi particolarmente convenienti. La convenzione è stata siglata ieri a Udine dalle Banche di credito cooperativo del Friuli Venezia Giulia alla presenza dell’assessore regionale Roberto Cosolini, del presidente di Mediocredito, Flavio Pressacco e del presidente della Federazione delle Bcc, Italo Del Negro.

«La maggior disponibilità di risorse che le Bcc hanno destinato al territorio coerentemente con la loro filosofia – ha sottolineato Del Negro – è stata possibile anche grazie alla riduzione di un punto percentuale dell’Irap che la Regione ha riconosciuto a partire dal 2006». I tassi dei finanziamenti proposti sono convenienti: nel caso di tasso variabile, l’interesse praticato oscilla tra il 4,35 e il 4,6% (corrispondenti rispettivamente a Euribor più 0,5% o + 0,75); nel caso di tasso fisso il costo varia da 4,65 a 4,9% (che corrisponde a Irs + 0,5% o + 0,75). Condizioni che sono state rese così vantaggiose grazie al beneficio derivante dalla riduzione dell’Irap. «Un beneficio – ha sottolineato Del Negro – cui ha fatto riscontro un preciso impegno, quello di destinare le somme risultanti a iniziative utili per lo sviluppo della comunità regionale. Pensiamo, infatti, che la concessione di credito a condizioni agevolate a titolo di anticipazione sull’erogazione di ammortizzatori sociali e di benefici finanziari a favore di politiche attive del lavoro, rappresenti una interpretazione cristallina di quell’accordo».
Soddisfazione per la sottoscrizione della convenzione è stata espressa dall’assessore regionale Roberto Cosolini. «Questo primo accordo – ha affermato Cosolini – segna l’avvio di un progetto molto importante a favore di molti giovani lavoratori che vivono in situazioni di precarietà. Un’iniziativa che si trasforma in realtà dopo un lungo e articolato lavoro preparatorio».
L’azione intrapresa dalla Regione permetterà a coloro che non sono in grado di certificare la continuità del rapporto di lavoro o a quanti si trovano in particolari situazioni di difficoltà occupazionale perché hanno subito un’interruzione dell’attività a causa di una crisi aziendale e sono in attesa della cassa integrazione, di poter comunque ottenere un credito in banca. Un’opportunità – è stato detto – che al giorno d’oggi può cambiare la vita delle persone perché consente di acquisire “fiducia” e di conseguire non solo la cittadinanza economica, ma anche quella sociale.
Il Fondo di garanzia consentirà ai precari della regione (lavoratori in cassa integrazione, a tempo determinato intermittente, di inserimento, a progetto, collaboratori coordinati e continuativi, con somministrazione di lavoro a tempo determinato) di poter ottenere, grazie alla fideiussione, prestiti per l’acquisto di beni di consumo durevoli dal costo unitario minimo di 300 euro, prestiti personali non finalizzati, e l’anticipo dei trattamenti di cassa integrazione ancora da contrarre. L’importo massimo dei prestiti erogabili va da 3 mila a 15 mila euro; tra i requisiti per poter richiedere il contributo, l’aver conseguito un reddito annuo non superiore a 24 mila euro e aver prestato attività lavorativa retribuita per almeno dodici dei ventiquattro mesi precedenti.

Messaggero Veneto - martedì 20 marzo 2007