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07/08/2015
BCC FVG: operativo il nuovo Fondo di Sviluppo delle PMI
Informazioni presso tutti gli sportelli BCC

Con la presentazione delle prime pratiche al Comitato di Gestione, le Bcc del Fvg hanno reso operativo il rapporto con il nuovo Fondo di sviluppo delle Pmi creato dalla legge regionale n. 2 del febbraio 2012 che ha riformato gli strumenti di credito agevolato operanti in regione.

Tale norma, divenuta operativa il 1° marzo 2015, ha abrogato alcuni strumenti legislativi precedenti relativi agli interventi per l’artigianato, il commercio, i servizi e il turismo. Di converso, il nuovo Fondo completa l’attività del Frie, il Fondo di rotazione per iniziative economiche (dove il Credito Cooperativo regionale risulta essere il secondo operatore sia per numerosità di pratiche presentate che per l’importo delle concessioni di finanziamento assegnate).

Il nuovo Fondo è disponibile per le imprese di tutti settori (a eccezione delle aziende agricole, della pesca e dell’acquacoltura di produzione primaria, le quali continuano a essere comunque sostenute dal Fondo di Rotazione in Agricoltura, strumento anch’esso in cui le Bcc sono un operatore di riferimento), con percentuali di finanziabilità fino all’80%, (elevabile per alcune iniziative fino al 100%), attraverso la concessione alle imprese di mutui a tasso agevolato aventi durata massima di 15 anni, qualora la componente immobiliare sia prevalente.

Tutte e 15 del Bcc del Fvg sono operative sia con il Frie che con il Fondo per lo sviluppo delle Pmi e, pertanto, sono a disposizione per sostenere le imprese a costruire progetti e predisporre tutti i materiali necessari a effettuare una corretta richiesta di finanziamento.

Attraverso il Fondo per lo sviluppo delle Pmi possono essere finanziate iniziative di investimento per: la creazione di un nuovo stabilimento, estensione di uno stabilimento esistente, diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente mediante prodotti nuovi aggiuntivi o trasformazione fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente; l’acquisizione degli attivi direttamente connessi a uno stabilimento, nel caso in cui lo stesso sia stato chiuso o sarebbe stato chiuso qualora non fosse stato acquisito; la realizzazione di tipologie di iniziative d’investimento diverse da quelle precedenti, dirette allo sviluppo e al rafforzamento aziendale, come per esempio, la mera sostituzione di macchinari esistenti con macchinari nuovi o la sola installazione di impianti per il risparmio energetico, l’ammodernamento di uno stabilimento esistente, la mera installazione di impianti per il risparmio energetico.

In via generale e nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente, rientrano tra le spese ammissibili quelle connesse: all’acquisto della proprietà o di diritti reali di godimento di terreni o di immobili; alla costruzione, ampliamento, ammodernamento, ristrutturazione di immobili, sistemazioni e opere esterne, compresi i piazzali per carico e scarico merci, i parcheggi, ivi compresi i costi per la progettazione e la direzione dei lavori entro il limite del 10% del totale della spesa ammissibile cui tali costi si riferiscono; all’acquisto di impianti e macchinari, attrezzature, stampi, arredi, dotazioni d’ufficio e automezzi.